La nostra storia (XXV dedicazione)

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La nostra storia parrocchiale
La più antica testimonianza di edificio sacro risale a S.E. Gian Matteo Giberti, Vescovo di Verona dal 1524 al 1543, che, nelle sue visite pastorali, parlò di una antica chiesetta a Pozzo, detta “el sepulcro”, di proprietà dei cavalieri del S. Sepolcro. Riporta come tale edificio fosse in stato di abbandono e quasi demolito. Di essa, che sorgeva vicino alla strada per comodità dei viaggiatori e dei mercanti, non si ha alcun’altra notizia, né sussiste traccia reperibile.
Siamo nel 1913 quando invece venne aperta al culto e dedicata a S. Gaetano Thiene una Chiesa, che divenne parrocchiale nel 1952. Essa, alquanto modesta, non conservava opere artistiche degne di particolare rilievo.
La domenica delle palme, 8 aprile 1990, il vescovo ausiliare mons. Andrea Veggio benedì e collocò la prima pietra della nostra attuale Chiesa Parrocchiale.
La Chiesa venne invece dedicata* solennemente dal Vescovo Mons. Attilio Nicora la domenica 16 maggio 1993.
Il 16 maggio 2018 ricorre il XXV di Dedicazione della Chiesa Parrocchiale, occasione per stringerci in Festa come comunità parrocchiale, tornare ad apprezzare e conoscere la nostra storia, ma anche mettere insieme idee, nuovi slanci e passione per vivere nell’oggi la nostra fede.
*La Dedicazione è una festa istituita per celebrare la memoria della Consacrazione delle Chiese. Si tratta un rito solennissimo, con cui il Vescovo consacra al culto di Dio gli edifici; e così li sottrae ad ogni uso profano, convertendoli in case di Dio, e luoghi di orazione. Lo si fa per
  • ricordarci che siccome nel Battesimo e nella Cresima anche noi siamo stati consacrati a Dio, e siamo diventati tempio vivo dello Spirito Santo; così dobbiamo rispettare il Signore che abita in noi, mantenendo l’anima nostra monda dal peccato e adorna delle cristiane virtù;
  • alimentare la venerazione e l’amore alla Chiesa Cattolica che è formata dai fedeli congiunti in mirabile unità, come le pietre dei templi materiali;
  • perché le chiese sono figura del paradiso, giacché in esse, dinanzi a Gesù Cristo, ci uniamo cogli Angeli e coi Santi nella perpetua festa, con cui essi danno gloria a Dio.
Testimonianza del 16 maggio 1993
“lo sapevate che nei giorni adiacenti la sagra, c’è un’altra Festa grande da ricordare ogni anno? Era il 16 maggio 1993 e la nostra Chiesa venne consacrata al culto da mons. Attilio Nicora, Vescovo di Verona.”
Così possiamo definire questa domenica 16 maggio 1993, nella quale il Vescovo, Pastore delle nostre anime consacra la nuova Chiesa parrocchiale di San Gaetano di Pozzo.
[…] Tutti insieme, in questo giorno solenne, rendiamo grazie a Dio e rallegriamoci! Godiamo con l’Arciprete Don Roberto, artefice primo e coraggioso del nuovo tempio, con Don Giancarlo, le Suore, il Consiglio Pastorale e con tutti i fratelli della Comunità, specialmente quelli che, a vari livelli, condividono le ansie pastorali dei Sacerdoti e collaborano per il bene della Parrocchia: dall’A.C. all’Anspi, dai gruppi familiari agli ammalati ed anziani che offrono al Signore i loro preziosi sacrifici.
“Per il bene della comunità!” È una frase che deve farci pensare che il tempio, pur nella grandiosità e nell’armonia delle sue linee architettoniche, per il cristiano non ha valore in se stesso, ma solo se accoglie persone che “sanno adorare Dio in spirito e verità”.
Il mio pensiero, come figlio di questa terra, va lontano nel tempo, varca anzi le soglie dell’eternità, per sentire uniti a noi, in pienezza di gioia, quanti hanno preparato questo giorno, primo fra tutti il nostro carissimo Don Giulio.
Mi pare ieri, e sono passati più di trent’anni, era la primavera del 1962, quando egli volle che andassi con lui dai Signori Wallner a concludere le trattative per l’acquisto del terreno, già iniziate dal suo predecessore Don Riccardo Bortolotti. Ricordo che la Signora Pia Pasti Wallner disse: “Che bello, Arciprete, pensare a una grande chiesa in questi campi!”. Parole profetiche che suonano per noi come un preciso impegno affinché il passaggio dalla piccola parrocchia di campagna di allora al popoloso quartiere periferico della città di oggi, segni eguale crescita di vitalità cristiana.
È l’augurio e la preghiera che formulo, a nome di tutta Pozzo, invocando l’intercessione della Vergine Santissima e di San Gaetano, nostro patrono.

Sac. Floriano Giarola
(Tratto dall’introduzione dell’opuscolo Dedicazione della Chiesa)